Monte Gugliemo, Punta Caravina e Malga Gale
Una lunga escursione che consente di visitare il Monte Guglielmo e la vicina Punta Caravina percorrendo il sentiero 3V per poi rientrare dalla Valle di Gale.
Difficoltà escursionistica: T2Vette raggiunte: Monte Guglielmo (1948 m), Dosso Pedalta (1957 m), Punta Caravina (1845 m)
Dislivello salita: 1051 m
Lunghezza percorso: 19.87 Km
Descrizione dell’escursione
L’obiettivo principale di questa escursione era di combinare una bella salita estiva al Monte Guglielmo ed un percorso di discesa inedito. Esso consente infatti di visitare tutte le cime appartenenti al gruppo attraverso un percorso che si sviluppa prevalentemente in cresta ed è quindi molto panoramico. In questa descrizione non mi soffermerò troppo sulla salita, puoi trovare maggiori indicazioni in merito nelle altre relazioni che ho pubblicato nel sito di cui riporto i link di seguito.
Monte Guglielmo e Cascina Costarica da Caregno
Pre-Natalizia sul Monte Guglielmo da Caregno
Monte Guglielmo da Caregno e discesa da Malga Pontogna
L’escursione inizia da Caregno dove lascio l’automobile nei pressi del ristorante “La Fabbrica”. Voglio raggiungere la cima di Castel Bertino velocemente e mi affido quindi al ben conosciuto sentiero 318 raggiungendo prima il Passo del Sabbione e poi le Malghe Stalletti attraverso la comoda mulattiera. Una volta congiuntosi al 325 che sale da Pezzoro il tracciato bianco-rosso mi porta alla vetta comodamente chiedendomi solo uno sforzo finale per risalire l’ultimo pendio erboso. Il cielo è completamente privo di nuvole e si mostra di un colore blu intenso come raramente capita durante le prime ore del mattino.
Dopo una breve pausa intraprendo la parte interessante dell’escursione che mi porterà a calpestare terre per me totalmente nuove. Seguo le indicazioni per il leggendario sentiero 3V che da qui transita per raggiungere il Colle di San Zeno e che si sviluppa lungo la cresta. Con un paio di saliscendi raggiungo il Dosso Pedalta, caratterizzato dalla presenza di un omino di pietra, dove consulto la mappa e scopro che la quota altimetrica è superiore rispetto al Guglielmo anche se solo di qualche metro. Proseguo lungo il sentiero che a tratti risulta un pochino stretto, supero la deviazione per la “direttissima” del 3V e raggiungo Punta Caravina.
Qui mi trovo di fronte ad un bellissimo balcone panoramico che mi consente di osservare dall’alto l’abitato di Pisogne e l’alto Lago d’Iseo. E’ presente un palo segnaletico con le indicazioni sui vari percorsi che transitano in questo punto ed un manufatto in metallo con tubicini che indicano le vette circostanti. Con una leggera deviazione rispetto all’itinerario programmato raggiungo la vicina Cappella della Madonna della Caravina dove mi fermo per una breve sosta. Riparto quindi in direzione Malga Gale seguendo il sentiero CAI 326 con bollatura bianco-rossa.
Questo tratto di discesa mi offre una prospettiva del Guglielmo che non conoscevo e gli ampi pascoli che caratterizzano il versante triumplino lasciano qui spazio alla nuda roccia. Il sentiero si sviluppa a mezzacosta ed aggira numerosi massicci, con alcuni comodi tornanti si perde rapidamente quota e la vegetazione diventa via via più fitta. Attraverso un bellissimo bosco dove incontro i primi escursionisti che salgono da questo versante, probabilmente provenienti da Pisogne. Giungo ad una conca dove lascio il sentiero che raggiungerebbe il rifugio “Medelet” per seguire il CAI 326 alla mia destra.
Da qui in poi esso diviene una mulattiera che mi conduce alla Malga Gale dopo aver superato un esile torrente. Il caldo estivo inizia a farsi sentire ed ho bisogno di un ultima pausa per rifocillarmi con uno snack ed un po di acqua. Riprendo il cammino cercando di accelerare il passo vista la totale assenza di pericoli e la notevole distanza che mi separa dal punto di partenza, mi godo lo splendido paesaggio ed il sole che splende alto. Raggiungo la Malga Pontogna, decido di non fermarmi al rifugio e proseguo lungo il sentiero 320 che nel giro di un oretta abbondante mi riporta a Caregno.
Inizio ad essere stanco e forse disidratato, il caldo mi ha sorpreso per intensità già da metà mattino ed ho proprio bisogno di un buon pranzo. Nel complesso è stata un escursione davvero ben programmata che consiglio a chiunque desideri trascorrere una giornata piena intorno al nostro Monte Guglielmo, magari pranzando presso uno dei tanti rifugi presenti. Buona montagna!
Mappa del percorso
Galleria fotografica