Rifugio XII Apostoli, anello dal Doss del Sabion
Una bellissima escursione nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta che consente di godere di un contesto ambientale strepitoso e di tanta tranquillità.
Difficoltà escursionistica: T3Vette raggiunte: Doss del Sabion (2100 m), Passo XII Apostoli (2584 m)
Dislivello salita: 1359 m
Lunghezza percorso: 13.87 Km
Descrizione dell’escursione
L’escursione odierna ha come meta il Rifugio XII Apostoli, situato all’interno dell’omonima conca ai piedi delle vedrette di Pratofiorito e D’Agola. Si tratta della mia prima escursione nelle Dolomiti di Brenta e fortunatamente la affronterò in buona compagnia: insieme a me ci sono infatti gli instancabili compagni del gruppo escursionistico Ragli con i quali ho già condiviso altre belle avventure. Non conosco questo territorio e ho deciso di non informarmi più di tanto prima della partenza. Le uniche valutazioni che ho effettuato riguardano la quota di arrivo e la distanza totale da percorrere per scegliere correttamente l’attrezzatura: scarponi da montagna, zainetto leggero e abbigliamento “a strati” per essere pronto a ogni condizione meteo.
L’anello che andremo a percorrere è un itinerario classico che teoricamente potrebbe essere percorso in entrambe le direzioni. Il mio consiglio però è di affrontarlo come indicato in questa relazione, specialmente in caso di condizioni meteo incerte che renderebbero difficoltosi alcuni passaggi parzialmente esposti. Decidiamo di partire dal Doss del Sabion, la colma situata al di sopra dell’abitato di Pinzolo. Dopo aver parcheggiato nell’ampio piazzale antistante gli impianti sciistici utilizziamo la comoda funivia (prima cabinata e poi aperta) per raggiungere il dosso e iniziare la nostra camminata. E’ la prima volta che prendo una funivia e il tratto effettuato su seggiolino aperto mi regala una nuova emozione: non soffro di vertigini ma il cuore batte forte, forse anche perché è mattino e la temperatura è piuttosto frizzante!
Per salire dobbiamo prima scendere, inizialmente lungo una comoda strada che costeggia gli impianti e poi con il sentiero CAI 357. Questo tratto è piuttosto ripido e classificato EE (per esperti) nonostante non presenti particolari complicazioni. Si tratta di una semplice discesa a zig-zag con alcuni tratti resi sicuri attraverso l’installazione di tre scalinate in legno. Nel giro di una mezzoretta scarsa raggiungiamo il Passo Bregn de l’Ors (1836 m) e proseguiamo rimanendo sullo stesso sentiero fino al successivo bivio. Seguiamo le chiare indicazioni per Pian de Nardis e per il Rifugio XII Apostoli percorrendo una comoda e rilassante mulattiera che attraversa un fresco bosco. Giungiamo quindi alla base dell’imponente catena montuosa dove un cartello ci indica di proseguire verso la “Scala Santa” attaccando il versante sinistro.
Il sentiero è sempre ben evidenziato dalla bollatura bianco-rossa e risulta quindi facile da seguire. Si sale con una pendenza che diviene man mano più impegnativa su un terreno prevalentemente costituito da ghiaia e sfasciumi fino a raggiungere il tratto tecnicamente più impegnativo. Si tratta della famosa “Scala Santa” citata in precedenza, un tratto caratterizzato da numerosi passaggi su roccette e da una serie di scalini che mettono a dura prova le nostre gambe. Non vi sono tratti particolarmente esposti e dove necessario sono presenti anche alcune corde metalliche fisse. Superiamo senza difficoltà ogni ostacolo fino a raggiungere una sella dove possiamo concederci una prima breve pausa.
Mentre beviamo un sorso d’acqua valutiamo con attenzione quale percorso intraprendere per il tratto finale che ci condurrà nella Conca dei XII Apostoli. Scegliamo di rimanere sul sentiero CAI e percorriamo un paio di tornanti in forte pendenza per poi proseguire lungo il ripido canalone. Si cammina su ghiaia instabile ed è necessario prestare attenzione a non scivolare, la scelta dello scarpone rispetto alla scarpa da trekking è stata sicuramente azzeccata. Terminata la ripida salita superiamo alcuni passaggi su roccia aiutandoci con le mani e giungiamo finalmente ai piedi del rifugio. Ci concediamo una meritata pausa per scattare alcune fotografie e decidiamo di pranzare subito nonostante non sia ancora mezzogiorno in modo tale da evitare la ressa dell’ora di punta e di riprendere poi il cammino con nuove energie.
Entriamo nel piccolo rifugio e consumiamo un pasto caldo circondati dalla classica atmosfera da baita di montagna. Complice l’eccessiva temperatura dell’ambiente e la digestione inizio a sentire una leggera sonnolenza. Il classico caffè amaro accompagnato da un bicchierino di grappa mi rimettono subito in piedi, pronto ad affrontare la lunga fase di rientro. Dopo aver visitato la suggestiva Cappella scavata nella roccia raggiungiamo il Passo dei XII Apostoli, punto più alto del percorso con i suoi 2584 m di quota. Qui lo sguardo spazia dalle guglie delle circostanti Cima XII Apostoli, Cima Pratofiorito e Cima d’Agola per allargarsi verso le vette del Massiccio della Presanella parzialmente avvolto dalle nuvole.
Il sentiero che utilizziamo per la discesa è il 341 e si sviluppa sul versante opposto rispetto all’ascesa. Anche questo tratto risulterà particolarmente impegnativo per le nostre ginocchia stanche: si cammina inizialmente su grossi sfasciumi di roccia percorrendo alcuni tornanti per poi proseguire la discesa su ghiaione. La pendenza è molto pronunciata, l’utilizzo delle bacchette da trekking è quindi consigliato per mantenere l’equilibrio. Sono in un ottimo stato di forma e affronto la discesa con leggerezza procedendo sempre con passo sicuro. Supero gli altri escursionisti uscendo spesso dal sentiero tracciato e raggiungo rapidamente la base del canalone. Il sentiero prosegue ora in leggera discesa costeggiando a sinistra la Pala dei Mughi. Dopo alcuni tornanti e qualche ripido passaggio su roccette raggiungiamo un piccolo bivacco dove ci concediamo una brevissima sosta per recuperare le energie in vista della risalita finale.
Dopo un tratto pianeggiante risaliamo un erto pendio erboso fino a giungere al Passo del Gotro per poi proseguire lungo la comoda mulattiera fino al Bregn de l’Ors. Da qui il percorso è lo stesso già affrontato all’andata e si svolge lungo il sentiero 357 che risale verso il Sabion. Il ripido sentiero richiede un ultimo sforzo ma lo affronto con una sorprendente facilità, motivato dalla voglia di concludere questa bella ma impegnativa escursione. Dopo esserci concessi una gustosa merenda al Rifugio Doss del Sabion rientriamo al punto di partenza con la panoramica funivia. Si conclude quindi una splendida giornata in montagna trascorsa in ottima compagnia: un bel gruppo, tanta spensieratezza e un ambiente incantevole di cui porterò sempre con me uno splendido ricordo.
Mappa del percorso
Galleria fotografica