Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Monte Fra e Colma di San Glisente dal Pian delle Baste

Monte Fra e Colma di San Glisente dal Pian delle Baste

Una lunga escursione priva di difficoltà tecniche che consente di raggiungere il suggestivo Eremo di San Glisente e il sovrastante bivacco dalla Valle Trompia.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Fra (2158 m), Colma di San Glisente (2151 m)
Dislivello salita: 851 m
Lunghezza percorso: 20.69 Km

Descrizione dell’escursione

La camminata odierna è una classica dell’escursionismo bresciano e non potevo di certo farmela mancare. Ormai da settimane cercavo di pianificare la sua esecuzione ma ogni volta ero costretto a rimandarla a causa delle condizioni meteo instabili e del rischio di forti temporali. Il percorso è infatti piuttosto lungo e si sviluppa in modo lineare: la meta risulta quindi geograficamente molto lontana dal punto di partenza, caratteristica che non consente un rapido rientro in caso di pioggia. Oggi però la situazione atmosferica sembra favorevole e le gambe stanno bene, è giunto il momento di affrontare questa lunga scarpinata.

E’ la prima reale giornata di ferie estive di questo 2019 e ho proprio bisogno di spazzare via ogni pensiero lavorativo. Alle sette del mattino sono già al punto partenza situato sul tornante in prossimità del Pian delle Baste (in località Maniva nel comune di Collio), giusto il tempo di indossare scarponi e zaino e mi metto in cammino con passo piuttosto spedito. Non mi attendono lunghe e impegnative salite e decido quindi concentrarmi sulla cadenza impostando una camminata veloce e costante. Il sentiero che utilizzerò è il classico 3V, per la precisione la variante bassa. Raggiungo il passo delle Sette Crocette in poco meno di un’ora e decido di effettuare la prima breve sosta per verificare sul GPS le prossime tappe.

Proseguo quindi seguendo le indicazioni per San Glisente sempre rimanendo sul 3V fino al bivio situato ai piedi del Monte Crestoso. Invece di seguire il sentiero che sale ripido verso la vetta mi immetto sulla traccia che scende a destra, confortato dall’onnipresente bollatura bianco-azzurra. Da qui in poi con ogni passo calpesterò una terra a me totalmente sconosciuta, una condizione che ogni volta riesce a stimolarmi fornendomi le energie necessarie per andare avanti. Il sentiero si sviluppa in leggera discesa sul fianco destro del Crestoso accompagnandomi dolcemente verso l’omonimo Passo. Il panorama circostante è caratterizzato da una ridottissima presenza di strutture create dall’uomo e risulta quindi selvaggio e crudo. Se non sapessi di per certo di trovarmi nella mia terra credo che potrei confonderlo con quello delle highlands scozzesi, forse anche per merito della giornata parzialmente nuvolosa.

Al Passo del Crestoso, situato al di sotto del Monte Colombino, un paletto fornisce tutte le indicazioni riguardanti i sentieri che vi pervengono. Mi rendo subito conto di quanto la mia conoscenza della Valle Camonica sia scarsa: non conosco la maggior parte delle località indicate. Fortunatamente però ho ben chiaro che dovrò seguire il numero 772 fino ad un’altra cocca denominata Nicchia di San Glisente. Il tratto che mi consente di raggiungerla è nuovamente in discesa e piuttosto scomodo da percorrere. Si cammina su grossi massi lungo un canale scavato dall’azione dell’acqua che molto probabilmente qui scorre spesso copiosa. Presto attenzione a ogni passo rallentando notevolmente l’andatura per ridurre al minimo il rischio di una contusione che renderebbe poco piacevole il proseguimento dell’avventura.

Raggiunta la Nicchia seguo il sentiero 760 che prosegue a mezzacosta lungo la catena montuosa che fa da spartiacque tra i comuni di Berzo Inferiore e di Esine. E’ un tratto a suo modo incantevole, diverso da quanto ho già affrontato fino ad ora. A renderlo particolarmente attraente forse è l’atmosfera: le nuvole stanno pian piano oscurando il sole e le ombre conferiscono forme differenti a ogni cosa. Posato sull’altopiano alla mia sinistra posso scorgere il Bivacco Marino Bassi, raggiungibile volendo con una breve deviazione sul sentiero 730 che scende nella Valle dell’Infermo. Dopo un breve tratto pianeggiante mi trovo alla base della salita che mi condurrà sul Monte Fra, una sommità erbosa che offre la possibilità di osservare le montagne circostanti e di estendere lo sguardo fino alle cime del gruppo Adamello.

Il tratto di salita che porta sulla sommità è breve ma mediamente impegnativo con passaggi su facili roccette. Non è mai richiesto l’utilizzo delle mani, bisogna soltanto prestare attenzione a non scivolare su un terreno piuttosto soffice e sabbioso. In vetta sono presenti un paio di omini di rocce accatastate, una ventina di vacche al pascolo e qualche cavallo. Sono i primi esseri viventi privi di ali che incontro e sono davvero felice di essere in loro compagnia: mi fermo per scattare qualche foto, bere un sorso d’acqua e prepararmi al tratto finale dell’escursione. Proseguo aggirando il cavo elettrico che delimita il recinto per gli animali e scendo a destra verso l’evidente sella dove il sentiero riprende a scendere nuovamente su grossi massi (probabilmente franati recentemente).

In lontananza inizio a scorgere un grosso cippo di pietra che immagino possa identificare la Colma di San Glisente. Proseguo quindi a passo spedito riscaldato finalmente dai pochi raggi del sole che sono riusciti a trovare un varco tra le nuvole e raggiungo la sommità. Oltre alla struttura citata in precedenza trovo la classica “bussola” in metallo dove sono indicate le montagne circostanti di maggior importanza. Mi guardo intorno alla ricerca del bivacco ma non riesco a scorgerlo, sono disorientato in quanto ero convinto che si trovasse a pochi metri da qui. Consulto quindi il GPS ma la cartografia in mio possesso non mi fornisce molti dettagli, noto solo che è indicata la presenza di un punto di ristoro ad un paio di chilometri di distanza e decido di proseguire in quella direzione. Il sentiero che percorro è l’unico possibile e dopo una ventina di minuti eccomi finalmente giunto all’Eremo di San Glisente.

Osservo l’orologio e sono perfettamente nei tempi che avevo stabilito per ridurre al minimo il rischio di camminare sotto la pioggia. Dopo essermi riscaldato all’interno del bivacco per qualche minuto scendo al piano sottostante e visito la suggestiva Cripta. Non mi soffermerò a raccontarne la storia ma vi invito a documentarvi in merito in quanto molto suggestiva e interessante. Dopo una rapida merenda mi rimetto in cammino percorrendo a ritroso lo stesso itinerario dell’andata: avrei voluto utilizzare un percorso alternativo ma non conoscendo bene la zona ho preferito minimizzare il rischio di trovarmi completamente fuori rotta e di vagare per prati e vallate.

E’ un escursione facile a livello tecnico che consiglio a tutti, serve però una buona gamba in quanto i chilometri da percorrere sono parecchi. Consiglio inoltre di affrontarla in compagnia: le caratteristiche del percorso lo rendono un pochino noioso, meglio condividerlo con buoni amici!

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

L'evidente traccia a sinistra congiunge il passo delle Sette Crocette a quello del Crestoso

L'evidente traccia a sinistra congiunge il passo delle Sette Crocette a quello del Crestoso

Dal Passo del Crestoso è possibile osservare sulla destra l'omonimo Laghetto

Dal Passo del Crestoso è possibile osservare sulla destra l'omonimo Laghetto

Dalla cima del Monte Fra è possibile godere di una splendida visuale sulla Valle Camonica

Dalla cima del Monte Fra è possibile godere di una splendida visuale sulla Valle Camonica

Ecco il cippo di pietra sulla sommità della Colma di San Glisente, davvero caratteristico e inusuale

Ecco il cippo di pietra sulla sommità della Colma di San Glisente, davvero caratteristico e inusuale

Giunti all'Eremo di San Glisente è possibile visitarne la cupa e misteriosa Cripta

Giunti all'Eremo di San Glisente è possibile visitarne la cupa e misteriosa Cripta



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