Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Monte Doppo, Eremo di San Giorgio e Conche da Caino

Monte Doppo, Eremo di San Giorgio e Conche da Caino

Un percorso sorprendentemente piacevole che consente di visitare due luoghi di interesse religioso e storico e storico della nostra bella provincia.

Difficoltà escursionistica: T3
Vette raggiunte: Monte Doppo (1215 m)
Dislivello salita: 940 m
Lunghezza percorso: 10.35 Km

Descrizione dell’escursione

Dopo aver visitato il Monte Conche ed il suo bellissimo santuario ho deciso di proseguire nell’esplorazione dell’area visitando il vicino Eremo di San Giorgio. Per la verità non sapevo della sua esistenza altrimenti probabilmente avrei combinato le due escursioni, tuttavia a posteriori forse è stato meglio così perché il percorso odierno mi consentirà anche di raggiungere un nuovo picco montuoso che potrò quindi “spuntare” sulla lista.

Ho pianificato un giro ad anello con partenza dal Pian delle Castagne facilmente raggiungibile salendo a sinistra dal centro di Caino. Una volta parcheggiata l’auto mi incammino sulla carrareccia in leggera salita fino a raggiungere il Santuario delle Fontane, lo supero fino ad incontrare una palina indicativa che mi indica di svoltare a destra per intraprendere il sentiero 385 per il Monte Doppo. La salita si dimostra sempre in decisa pendenza ma nel complesso piacevole e mai stancante, si percorrono alcuni tornanti, si superano un paio di tipici roccoli di caccia e pian piano si abbandona il bosco fino a portarsi in cresta.

Qui il sentiero diviene più selvaggio con alcuni punti lievemente esposti, si giunge al bivio con i sentieri 381 e 387 in località Formeghera dove è possibile scegliere tra la variante “facile” per raggiungere l’eremo oppure quella più impegnativa che sale sul Doppo. Sono qui per prendermi la mia vetta e scelgo la seconda opzione proseguendo lungo la ripida traccia che risale il pendio erboso. A fatica raggiungo il boschetto che circonda la minacciosa cima, lo aggiro seguendo il sentiero a destra e mi preparo all’attacco finale.

Qui il sentiero diventa “croccante” e richiede una certa attenzione in quanto alcuni passaggi su roccia sono decisamente impegnativi. Bisogna utilizzare le mani e per superare alcuni passaggi è richiesto anche l’aiuto della forza delle braccia. Devo però fare una premessa: è un periodo in cui piove spesso ed il terreno nel sottobosco è piuttosto fangoso e scivoloso, forse in condizioni normali il passaggio sarebbe risultato più facile. Giungo in vetta individuo subito la piccola Croce e allungo lo sguardo verso la mia prossima tappa: ecco l’eremo in bella mostra proprio a picco sul versante opposto.

Mi domando perché abbiano scelto una posizione così esposta per costruirlo, evidentemente esso doveva in qualche modo “dominare” la Valle di Caino e costituire anche un punto strategico di osservazione e riflessione. La discesa dal Doppo è piuttosto semplice ed avviene dal lato opposto rispetto alla salita, ben presto raggiungo il bivio che incrocia la variante bassa del sentiero 381 e proseguo lungo il sentiero pianeggiante che, con un tratto finale di leggera salita, mi porta facilmente a raggiungere l’Eremo dove vengo accolto da un rumore assordante del classico generatore di corrente a gasolio.

Entro all’interno della struttura e trovo due restauratrici che stanno pazientemente lavorando ad un affresco. Scambio due parole con loro e poco dopo arrivano anche due anziani escursionisti provenienti da Lumezzane: uno di essi ne approfitta per sbucciare una simpatica banana e la scena mi mette di buon umore, non chiedetemi per quale motivo. Riprendo il cammino seguendo le indicazioni per Conche e raggiungo il santuario nel giro di una mezzoretta lungo un bel sentiero a mezzacosta dove posso godere del caldo sole di metà mattina.

Giusto il tempo di una breve preghiera come da buon pellegrino e di un rapido spuntino e mi rimetti in cammino percorrendo per un breve tratto lo stesso sentiero fino ad un bivio dove trovo le indicazioni per Caino. Il sentiero da percorrere ora è il 384, decisamente più ampio e meno aspro di quello utilizzando per la salita. Posso quindi rilassarmi e godermi ogni passo della rapida discesa lungo il lato opposto della valle rispetto all’andata. Raggiungo nuovamente la Madonna delle Fontane nella speranza che ora sia possibile visitare la chiesa ma il cancello è chiuso, peccato.

Anche questa escursione nel territorio di Lumezzane, Bovezzo e Nave si è dimostrata piacevole ed appagante, questi luoghi offrono un magnifico paesaggio e consentono di visitare numerosi santuari e luoghi di interesse storico e spirituale. Sono a due passi da Brescia e grazie al lavoro del CAI si possono percorrere in totale sicurezza, meritano davvero una visita!

Mappa del percorso

Powered by Wikiloc

Galleria fotografica

Durante la salita posso già scorgere l'Eremo di San Giorgio in posizione dominante sulla valle

Durante la salita posso già scorgere l'Eremo di San Giorgio in posizione dominante sulla valle

Ecco il tratto finale del sentiero che porta sul Monte Doppo

Ecco il tratto finale del sentiero che porta sul Monte Doppo

In vetta mi attende una piccola Croce circondata da una folta vegetazione

In vetta mi attende una piccola Croce circondata da una folta vegetazione

Eccomi giusto all'Eremo che in questo momento è in fase di restauro

Eccomi giusto all'Eremo che in questo momento è in fase di restauro

Lungo il bel parco circostante il Santuario di Conche si sviluppa la Via Crucis

Lungo il bel parco circostante il Santuario di Conche si sviluppa la Via Crucis



comments powered by Disqus