Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Monte Dasdana, Monte Colombine e Monte Crestoso

Monte Dasdana, Monte Colombine e Monte Crestoso

Breve e facile escursione che consente di raggiungere le vette più elevate presenti in Valle Trompia. Una bella passeggiata in alta quota davvero adatta a tutti.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Dasdana (2191 m), Monte Colombine (2217 m), Monte Crestoso (2208 m)
Dislivello salita: 521 m
Lunghezza percorso: 12.54 Km

Descrizione dell’escursione

L’area del Maniva, in alta Valle Trompia, è una vera e propria miniera d’oro per l’escursionista che desidera trascorrere una sana e rilassante giornata in montagna. Essa offre infatti moltissimi percorsi che consentono di raggiungere cime di quota superiore ai 2000m, laghetti di montagna e luoghi particolarmente interessanti per la presenza di strutture risalenti alla Grande Guerra. E’ un territorio che chiaramente conosco, come ogni bresciano, ma che tuttavia non ho mai esplorato a fondo: mi sono sempre limitato a raggiungerlo in automobile e a passeggiare nei dintorni senza una destinazione precisa.

La montagna è il mio primo pensiero anche in questo risveglio domenicale ma le gambe sono stanche: l’escursione sul Guglielmo di ieri inizia a farsi sentire. Avevo già valutato l’ipotesi di percorrere il pianeggiante sentiero 3V che dal tornante del Dasdana conduce alle Sette Crocette, un tracciato perfetto per un camminatore stanco. Decido quindi di muovermi in tale direzione e alle sette del mattino sono già al Passo, pronto per una nuova avventura. La giornata è perfetta: cielo azzurro, poche nuvole, temperatura appena inferiore ai 10 gradi e assoluto silenzio. Sono davvero in grado di rinunciare ad una vetta oggi? La risposta è no e il cartello che indica la variante alta del 3V è li pronto ad indicarmi la via da seguire.

L’attacco del sentiero è situato proprio sul tornante del Passo Dasdana, sul lato opposto rispetto all’omonimo laghetto. I primi metri sono i più tecnici in quanto è necessario superare alcuni grossi massi prestando attenzione a non scivolare (si tratta comunque di passaggi elementari). Il sentiero prosegue poi in moderata pendenza e offre fin da subito una visuale mozzafiato che consente di ammirare i bellissimi Laghetti di Ravenola e le vette che li circondano. Dopo nemmeno un chilometro di cammino raggiungo la vetta del Monte Dasdana dove trovo un semplice cartello che ne indica la quota altimetrica: ne approfitto per scattare qualche fotografia ai laghetti che da questa posizione sono pienamente visibili. La fresca brezza del mattino mi dona nuovo vigore, la stanchezza sembra quasi sparita.

Riprendo il cammino seguendo l’evidente sentiero di cresta e la sua caratteristica bollatura bianco-azzurra in direzione della prossima sommità. Dopo aver perso leggermente quota si sale nuovamente lambendo la cima della Prima Colombina e raggiungendo quindi la Seconda Colombina, una sommità erbosa poco significativa. Qui è ben evidente l’opera dell’uomo che ha deciso di farvi transitare una linea per il trasporto dell’alta tensione posizionando enormi tralicci metallici. Questi elementi sono sicuramente necessari e la loro utilità è fuori discussione: mi domando però se esistono altre soluzioni per ottenere lo stesso risultato con un impatto paesaggistico inferiore e se il percorso scelto dai progettisti era davvero l’unico possibile. Abbandonati questi pensieri ingegneristici proseguo il mio cammino verso la vetta del Monte Colombine che con i suoi 2217m rappresenta il culmine di questa escursione.

Per raggiungerla seguo il 3V che qui incontra il sentiero CAI 355 percorrendo un paio di comodi tornanti. Ho già raggiunto questa vetta nel 2018 partendo da Memmo (frazione di Collio) ma in quell’occasione il meteo non era stato particolarmente clemente. Oggi invece posso approfittare della totale assenza di nebbia e ammirare il territorio bresciano dal punto più alto possibile. Solo la bella Corna Blacca si nasconde, avvolta da una nuvola passeggera. Le gambe iniziano a muoversi con più disinvoltura e posso quindi raggiungere rapidamente il Goletto di Cludona transitando lungo la Terza e la Quarta Colombina. Da qui è possibile proseguire per la variante alta del 3V, seguire la via normale oppure scendere al vicino Bivacco Grazzini con il sentiero 343. Quest’ultimo è sempre aperto e l’accesso è gratuito: fornisce 12 posti letti, una cucina a gas e nei pressi è presente anche una sorgente d’acqua.

Proseguo con disinvoltura e totale rilassatezza affrontando la dolce salita che mi porta sul Dosso di Cludona dove trovo la compagnia di alcune simpatiche caprette. E’ trascorsa poco più di un ora dalla partenza e lungo il sentiero non ho incontrato altri escursionisti potendo quindi godere di un silenzio assoluto. Raggiungo il passo delle Sette Crocette e decido di proseguire per raggiungere anche la vetta del Monte Crestoso e completare così un appagante trittico domenicale. Seguo il sentiero centrale (indicazioni San Glisente) e ritrovo quasi subito la bollatura bianco-azzurra che conferma la corretta direzione da seguire. Il percorso si sviluppa inizialmente in leggera salita per poi divenire ripido e scivoloso. Risalgo faticosamente il crinale prestando attenzione alla bollatura e proseguo lungo il sentiero in cresta fino alla vetta principale caratterizzata dalla presenza di una piccola Croce in metallo.

E’ finalmente giunto il momento di una pausa più consistente: scatto qualche fotografia alle montagne circostanti e provo ad individuare con lo sguardo la Colma di San Glisente, destinazione che intendo raggiungere nelle prossime settimane. Noto però che le nuvole si stanno pian piano avvicinando alle Colombine, è meglio che mi rimetta subito in cammino per evitare di essere sorpreso dalla pioggia. Percorro a ritroso lo stesso sentiero, raggiungo le Sette Crocette e proseguo stavolta lungo la variante bassa del 3V che mi consentirà di tornare al punto di partenza più rapidamente e senza sforzo completando così una bellissima passeggiata.

Ho affrontato questo percorso con una certa stanchezza nelle gambe ma consiglio una deviazione da compiere al ritorno. Una volta raggiunto il Goletto di Cludona si segue il sentiero 343 e nel giro di una ventina di minuti si raggiunge il Bivacco Grazzini. Da qui è possibile proseguire verso Malga Ravenola Vaga e visitare i bellissimi Laghetti di Ravenola per poi rientrare al punto di partenza risalendo una comoda carrareccia.

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

La vetta del Monte Dasdana offre subito un assaggio dello splendido panorama che mi attende

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Dalla cima del Dasdana è possibile ammirare i due Laghetti di Ravenola

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Il Monte Colombine, con i suoi 2217m, è la vetta principale di questa escursione

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Eccomi giunto al Passo delle Sette Crocette, sullo sfondo il Monte Crestoso

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La roccia, l'erba e il cielo: ecco gli elementi che compongono quest'opera d'arte di Madre Natura

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