Imprescindibile escursione per ogni camminatore valtrumplino che si rispetti, una piacevole e panoramica vetta da raggiungere in ogni stagione.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Ario (1756 m)
Dislivello salita: 696 m
Lunghezza percorso: 9.91 Km

Descrizione dell’escursione

Dopo aver trascorso un piacevole Natale in famiglia è il momento di smaltire il pasto e di sgranchire le gambe dopo qualche ora di troppo passata sul divano. L’escursione di oggi è stata organizzata con largo anticipo ed è l’occasione per ritrovare la compagnia di un caro amico. Ci sono quindi tutti i presupposti per trascorrere qualche piacevole ora immersi nella natura, coccolati dal sole d’inverno e dal vento di montagna.

Dopo una sostanziosa colazione raggiungiamo Marmentino (BS) e la località Vaghezza dove lasciamo l’automobile nell’area di parcheggio al termine della strada. Il sentiero già lo conosciamo e ci incamminiamo con passo deciso seguendo la bollatura bianco-blu del 3V. Risaliamo una breve scarpata nel bosco e proseguiamo poi sulla carrareccia che ci conduce al Passo delle Piazze. Qui si incontrano i sentieri provenienti dalla Valle Sabbia e dalla Valle dei Peri, li ignoriamo e proseguiamo lungo il 3V seguendo le chiare indicazioni per il Monte Ario.

Questo tratto del sentiero attraversa un bosco davvero suggestivo con un percorso in costante pendenza, mai eccessivamente severa: sono le leggendarie “scale” dell’Ario. Superiamo qualche albero caduto a causa del vento (purtroppo ricorderemo il 2018 anche per questo disastro ambientale) e nel giro di una mezzora raggiungiamo i pascoli del Pian del Bene dove incrociamo un’ampia strada sterrata. Nell’area sono presenti alcune tipiche malghe di montagna e pertanto le vie di collegamento sono percorribili anche da autovetture e mezzi agricoli autorizzati.

Proseguiamo lungo il ripido sentiero che risale un pendio erboso sempre contrassegnato da bollatura bianco-blu (variante alta del 3V) fino a raggiungere il Monte Campello. Il percorso da qui si snoda sempre in cresta e ciò lo rende decisamente appagante: è impossibile occupare la mente con altri pensieri, qui la natura riempie ogni spazio. Superiamo con la dovuta attenzione alcuni passaggi più stretti a causa del ghiaccio che ne ricopre completamente la superficie e percorriamo gli ultimi metri fino a giungere sull’ampia sommità erbosa.

E’ il momento di goderci qualche minuto di meritato riposo al cospetto della grande Croce di Vetta. Lasciamo che il sole ci riscaldi ed asciughi il nostro sudore, scattiamo qualche fotografia ed intraprendiamo il percorso di discesa in direzione del Dosso Falcone, sella antecedente l’area della Pezzeda. La discesa dall’Ario lungo questo versante è molto ripida e la presenza di neve e ghiaccio impone di rallentare il passo. Oggi sono stranamente molto prudente e riesco a percorrerla senza mettere involontariamente il sedere a terra.

Raggiungiamo facilmente il Dosso Falcone, diamo uno sguardo al panorama e decidiamo di rientrare lungo la variante bassa del sentiero 3V che ci riconduce al Pian del Bene completando il breve anello. Da qui riprendiamo lo stesso sentiero utilizzato per la salita e raggiungiamo velocemente l’automobile: la giornata è ancora lunga, ci aspetta un bel pranzo in Maniva, un buon caffè caldo e qualche momento di condivisione e spensieratezza. La montagna è anche questo: vivere, sognare e mangiare.

Mappa del percorso

Galleria fotografica