Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Monte Stivo dal Passo Bordala

Monte Stivo dal Passo Bordala

Lo Stivo è una delle destinazioni escursionistiche classiche per gli abitanti di Trento e dell'area dell'alto Garda, un balcone panoramico alla portata di tutti.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Stivo (2054 m)
Dislivello salita: 931 m
Lunghezza percorso: 14.05 Km

Descrizione dell’escursione

Non amo parlare di una destinazione definendola un ripiego o una vetta minore ma devo essere sincero: l’escursione odierna nasce dall’impossibilità di andare altrove. La situazione meteo durante questa settimana si è rivelata piuttosto instabile e ha portato alle prime nevicate in quota. Pensare quindi di affrontare un itinerario maggiormente impegnativo con il costante rischio di pioggia o di neve è un’ipotesi che non mi aggrada più di tanto, meglio concentrare le mie attenzioni sul raggiungimento di una nuova vetta. Consulto pertanto uno dei miei libri e scelgo un percorso classico sul Lago di Garda, destinazione che risulta fin da subito gradita anche dai compagni del gruppo Ragli con i quali condividerò anche questa breve ascesa.

Rispetto all’itinerario indicato nella guida decido di aggiungere qualche chilometro di cammino disegnando un tracciato ad anello con partenza dal Passo Bordala, località situata nel territorio di Ronzo Chienis a quota 1250 m. Dopo una fugace colazione raggiungiamo il punto di partenza poco prima delle nove e ci mettiamo subito in cammino individuando senza difficoltà le chiare indicazioni per il sentiero CAI 623. Camminiamo per qualche centinaia di metri su una strada asfaltata che ci conduce nel cuore di un’area boschiva. L’asfalto lascia poi spazio a una comoda e pianeggiante strada sterrata, procediamo quindi senza alcuno sforzo per poco più di un chilometro preparando le nostre gambe alla salita che dovremo ben presto affrontare.

Una volta superata la località “Spiaz del Fen” la carrareccia si stringe e diviene un classico sentiero di montagna in moderata pendenza. La vegetazione man mano si dirada e ci consente di ammirare la vallata sottostante attraversata dal Fiume Adige. E’ un paesaggio a me completamente sconosciuto, tant’è che durante la salita mi domando più volte di quale fiume si tratti. La presenza di alcuni tornanti spezza la salita e ne allevia la fatica consentendoci di riprendere fiato. La pendenza di questo tratto è modesta e costante, le gambe però non sembrano girare o forse è la testa che non c’è: ho bisogno di sole ma il cielo è completamente coperto, continuo ad osservarlo nella speranza che improvvisamente si apra e che le bianche nuvole lascino spazio all’azzurro.

Sembra che nessuno del gruppo oggi abbia un buon passo, per fortuna quella che non manca è l’allegria e la voglia di scherzare. Raggiungiamo “La Bassa Madonnina”, una sella situata tra il Monte Stivo e la Cima Alta, dove ci concediamo una breve pausa di un paio di minuti. Abbiamo già raggiunto quota 1684 m e la nostra destinazione finale è ora ben visibile a sinistra. Seguendo le chiare indicazioni presenti imbocchiamo il sentiero numero 617 che procede in leggera salita attraverso un rado bosco caratterizzato dalla dominante presenza del Pino Mugo. Al bivio successivo decidiamo di seguire la variante 617B che ci condurrà direttamente in vetta senza passare dal rifugio, struttura che visiteremo poi durante la fase di discesa.

Quest’ultimo tratto ci consente finalmente di risvegliare i nostri muscoli: la pendenza aumenta di qualche grado e sono presenti un paio di interessanti passaggi su roccette che richiedono di utilizzare le mani per mantenere l’equilibrio. Alla nostra sinistra, nebbia permettendo, iniziamo a intravedere l’area settentrionale del Garda. Raggiungiamo la pianeggiante vetta dello Stivo poco dopo le 11 e possiamo finalmente ammirarne la piccola Croce in ferro che vi è stata posta. Sull’ampio pianoro erboso è stato inoltre posizionato una sorta di “pozzo” in muratura a forma cilindrica con alcune piccole targhette in metallo che indicano la direzione delle montagne circostanti. Approfittiamo della presenza di altri escursionisti per farci scattare una foto di gruppo e scendiamo quindi di qualche metro fino a raggiungere il Rifugio Marchetti.

Qui troviamo il simpatico gestore indaffarato nell’accensione della stufa a legna, un’immagine che ci ricorda che la bella stagione è ormai giunta al termine. Dopo un ottimo caffè e una fetta di torta iniziamo la discesa a valle che avverrà lungo il sentiero numero 608. Il tracciato è molto ampio e privo di qualsiasi difficoltà tecnica: ciò consentirebbe a livello teorico di ammirare costantemente lo splendido Lago di Garda ma la fitta nebbia non ce lo consente. Procediamo spediti fino a raggiungere la malga sottostante e proseguire poi su una comoda e ampia mulattiera che ci condurrà dolcemente a valle.

Dopo poco più di un ora di discesa giungiamo in prossimità di un maneggio in località Sant’Antonio e da qui seguiamo le indicazioni per rientrare al Passo Bordala. Questo tratto pianeggiante, per la maggior parte asfaltato, risulterà sicuramente noioso all’escursionista più esigente. Consente comunque di attraversare un’area interessante caratterizzata dalla presenza di campi coltivati con ortaggi e di un bel bosco dove sono presenti alcune piazzole attrezzate per grigliate all’aperto. Raggiungiamo quindi il punto di partenza concludendo questa bella escursione poco dopo le 14, giusto in tempo per concederci il meritato pranzo. Nonostante la scelta improvvisata di questa destinazione ritengo il percorso assolutamente meritevole e appagante dal punto di vista paesaggistico, ne consiglio però l’ascesa in condizioni meteo migliori in modo tale da poter ammirare il bellissimo panorama circostante.

Mappa del percorso

Powered by Wikiloc

Galleria fotografica

Durante la salita possiamo costantemente ammirare la valle del Fiume Adige

Durante la salita possiamo costantemente ammirare la valle del Fiume Adige

Una volta raggiunto il passo della Bassa Madonnina la nostra destinazione finale diviene evidente

Una volta raggiunto il passo della Bassa Madonnina la nostra destinazione finale diviene evidente

L'ultimo tratto di salita richiede di superare alcuni facili passaggi su roccia

L'ultimo tratto di salita richiede di superare alcuni facili passaggi su roccia

Eccoci finalmente sulla pianeggiante vetta erbosa del Monte Stivo, peccato solo per le nuvole

Eccoci finalmente sulla pianeggiante vetta erbosa del Monte Stivo, peccato solo per le nuvole

Finalmente la nebbia si dirada e ci consente di ammirare il Benaco, almeno per qualche minuto

Finalmente la nebbia si dirada e ci consente di ammirare il Benaco, almeno per qualche minuto



comments powered by Disqus