Bellissimo percorso che si snoda in gran parte su mulattiere risalenti al conflitto del 15-18 e che consente di visitare numerose postazioni militari.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Stino (1467 m)
Dislivello salita: 1149 m
Lunghezza percorso: 13.17 Km

Descrizione dell’escursione

Eccomi ad affrontare la seconda escursione sulla sponda est dell’Eridio, oggi in compagnia di due amici escursionisti. L’obiettivo è di percorrere la mulattiera che, partendo dalla località Paröle, consente di raggiungere le postazioni militari sulla vetta del Monte Stino. Ho consultato la descrizione dettagliata dell’escursione fornita dal Gruppo Sentieri di Idro e so che attende una salita appagante sotto ogni punto di vista.

Lasciamo l’automobile in una piazzola di sosta e procediamo lungo la strada principale fino a raggiungere l’inizio dei sentieri con bollatura bianco-rossa. Superiamo la prima ripida salita cementata e raggiungiamo un bivio dove seguiamo il sentiero 454 alla nostra sinistra. Il percorso è un continuo susseguirsi di tornanti su un ex mulattiera militare sostenuta da originali muri a secco, siamo circondati da una vegetazione non ancora pienamente rigogliosa e ciò ci consente di osservare il lago che pian piano si allontana.

Raggiungiamo un pianoro in località Piazze e proseguiamo lungo il sentiero 456 per il costone occidentale del Monte Stino fino ad incrociare il sentiero 478 che proviene dalla nostra sinistra. Ci attende ora la parte più tortuosa del percorso che ci porta ad immetterci su una strada sterrata in prossimità di una galleria (ex deposito per le munizioni). Seguiamo le indicazioni e raggiungiamo, percorrendo una scaletta rocciosa, il punto panoramico principale dove sventola una bella bandiera tricolore.

Il panorama oggi supera ogni nostra aspettativa: l’assenza di foschia ci consente di ammirare il lago e di distinguere nitidamente alcuni luoghi d’interesse come la Rocca d’Anfo, situata sulla sponda opposta. In lontananza lo sguardo si posa sulla cima del Dosso Alto, sulla Corna Blacca, sul Monte Gugliemo e possiamo distinguere alcune vette del gruppo Adamello.

Approfittiamo del tempo a disposizione per esplorare la zona e visitare le postazioni per cannoni e mitragliatrici, le trincee e gli appostamenti per le sentinelle. Ci incamminiamo seguendo le indicazioni per il Rifugio Monte Stino e, lungo la strada, decidiamo di percorrere anche un tratto imprevisto per visitare le trincee che circondano la vetta. E’ il momento di una breve pausa per un caffè in rifugio, ci sediamo comodamente e recuperiamo le energie per affrontare la discesa.

Individuiamo la carrozzabile che proviene da Capovalle e seguiamo la mulattiera che scende a destra. Il panorama è completamente diverso rispetto all’andata: davanti a noi troviamo i prati di Mandoal e l’assenza di alberi fa si che il sole possa riscaldarci. Il percorso risulta piuttosto intuitivo e si snoda sempre lungo la mulattiera, l’unico accorgimento da tenere in considerazione è di ignorare eventuali tracce secondarie.

Giungiamo ben presto all’area pic-nic di Mandoal dove troviamo le indicazioni per il sentiero 455 che ci consente di raggiungere, ne giro di una mezzoretta, il bivio con il sentiero 454 e quindi la località Paröle. E’ ora di pranzo ma prima offriamo ai nostri piedi un bagno rinfrescante nell’Eridio, se lo meritano.

Mappa del percorso

Galleria fotografica