Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Monte Palosso da Pregno di Villa Carcina

Monte Palosso da Pregno di Villa Carcina

Tra le montagne della media Valle Trompia il Palosso rappresenta quella maggiormente legata alla Grande Guerra, qui vi era infatti piazzata una batteria di cannoni.

Difficoltà escursionistica: T3
Vette raggiunte: Monte Palosso (1158 m)
Dislivello salita: 936 m
Lunghezza percorso: 14.88 Km

Descrizione dell’escursione

La salita al Monte Palosso è un esperienza che non può assolutamente mancare nel curriculum dell’escursionista bresciano. Essa offre la possibilità di affrontare un dislivello di tutto rispetto, specialmente partendo dalla frazione di Pregno, e di visitare un importante sito storico della Grande Guerra del 15-18 recentemente recuperato. E’ incredibile come pochissime persone lo conoscano ed io stesso non sapevo di poter trovare delle antiche postazioni di artiglieria a due passi da casa, se mi avessero parlato del Palosso forse non avrei nemmeno saputo indicarlo fino a poche settimane fa.

Lascio l’automobile presso il mio ufficio ma l’escursionista troverà facilmente parcheggio nei pressi del ponte di Pregno, in prossimità della monumentale rotatoria che annuncia l’ingresso al paese. Raggiungo il punto di partenza situato a destra del Fiume Mella, poco dopo la chiesa e seguo le indicazioni per il sentiero 376 con bollatura bianco-rossa. La carrareccia sale fin da subito con notevole pendenza ed è in gran parte cementata. Lo sforzo richiesto è notevole e se non siete allenati vi consiglio di affrontarla con calma risparmiando energie per proseguire poi l’ascesa e portare a termine la salita.

Raggiungo la località Zignone dove è presente una piccola chiesetta, procedo poi su una comoda mulattiera con pendenza meno accentuata fino a raggiungere la località Soc. Qui incontro un bivio dove perviene anche il sentiero che sale da Carcina e gestito dal Gruppo Antincendio. Proseguo a sinistra e mi porto sul versante Nord del Palosso che si affaccia sulla Valle di Lumezzane, percorro alcuni tornanti lungo quella che la mappa indica come “Via dei Soldati”. Nella zona sono presenti numerosi roccoli di caccia, incontro qualche segugio che scorrazza liberamente tra gli alberi ed in lontananza sento i richiami dei cacciatori, probabilmente li stanno “provando” in vista della stagione venatoria.

Proseguo lungo il sentiero che di tanto in tanto mi propone qualche ripido strappo e raggiungo la località Carpen. Lungo il percorso la mia attenzione viene catturata dalla presenza di alcuni paletti metallici di colore rosso che non avevo mai visto prima, scoprirò che si tratta dell’ossigenodotto che transita da qui per raggiungere l’area industriale di Lumezzane proseguendo poi in Valle Sabbia. Manca ormai poco e posso iniziare ad intravedere il cielo, affronto con entusiasmo l’ultimo tratto di salita e giungo finalmente sulla cima del Palosso in località Canù.

Come accennato in precedenza questo è un sito storico risalente alla Prima Guerra Mondiale del 15-18, sono presenti delle strutture circolari che servivano da base di appoggio per alcuni cannoni. Questa infatti era una postazione che faceva parte dell’ultima linea difensiva per Brescia. Trovo l’intera area in ottime condizioni, il Gruppo Alpini di Concesio ha davvero fatto un bel lavoro per recuperare questo importante e significativo luogo. Per quanto riguarda il paesaggio circostante esso è purtroppo poco ampio a causa della folta vegetazione e non è pertanto possibile osservare più di tanto, le nuvole inoltre non consentono di guardare molto lontano.

Mi fermo per scattare qualche fotografia e per una rapida colazione. Mi incammino per iniziare la discesa lungo lo stesso percorso utilizzato all’andata, almeno fino all’altezza del sentiero che consente di raggiungere la località Crusal. Da qui in poi non saprei descrivere esattamente il percorso utilizzato, ho seguito in parte una mulattiera che scendeva attraverso il bosco secondo quello che ritenevo il modo più logico. Quest’area è caratterizzata dalla presenza di moltissimi sentieri differenti che consento di raggiungere vari roccoli di caccia, molto spesso prenderne uno o l’altro poi porta comunque alla stessa destinazione.

Man mano che scendo la vegetazione diventa più fitta ed il terreno scivoloso, procedo quindi con cautela ma nonostante ciò rimango spesso impigliato. Giungo finalmente alla fine del bosco ed entro nell’abitato della frazione di Carcina percorrendo una ripidissima discesa cementata. Evidentemente avrei dovuto allacciare meglio le scarpe, questo tratto mi lascerà in ricordo una bella unghia nera che mi farà compagnia per molto tempo. Da qui posso facilmente rientrare al punto partenza e chiudere questa piacevole escursione.

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

Oltre ai resti delle postazioni dei cannoni sono presenti una Croce ed una targa commemorativa

Oltre ai resti delle postazioni dei cannoni sono presenti una Croce ed una targa commemorativa

Il sito storico della Grande Guerra è stato recuperato nel 2006 come indicato sulla targa

Il sito storico della Grande Guerra è stato recuperato nel 2006 come indicato sulla targa

E' possibile raggiungere questa cima da numerosi versanti come indicato sul paletto

E' possibile raggiungere questa cima da numerosi versanti come indicato sul paletto

Il lavoro di recupero e conservazione ci consente di ammirare oggi queste importanti testimonianze

Il lavoro di recupero e conservazione ci consente di ammirare oggi queste importanti testimonianze

Vicino al sito storico è presente anche un piccolo bivacco utile per ripararsi in caso di pioggia

Vicino al sito storico è presente anche un piccolo bivacco utile per ripararsi in caso di pioggia



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