Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Cascina Pernice e Sella dell'Oca da Villa Carcina

Cascina Pernice e Sella dell'Oca da Villa Carcina

Ecco uno dei percorsi più suggestivi e panoramici del territorio di Villa Carcina che di ammirare sia la Valle Trompia che la vicina Franciacorta.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Bruciato (920 m), Monte Pernice (899 m), Monte Magnoli (877 m)
Dislivello salita: 924 m
Lunghezza percorso: 15.45 Km

Descrizione dell’escursione

Possiamo trovare paesaggi splendidi e trascorrere meravigliose giornate immersi nella natura anche senza fare molta strada. Siamo sempre portati a pensare che sia necessario “andare”, prendere l’automobile e raggiungere un qualsiasi luogo lontano dal nome altisonante. Località come quelle che visiterò oggi dimostrano invece quanto i nostri boschi e le nostre montagne abbiano davvero poco da invidiare a ben più note località di montagna.

Non si tratta di una competizione o di una gara di bellezza, dovremmo però imparare a valorizzare davvero quello che abbiamo a due passi da casa. Premessa e “pippone” a parte ho scoperto questo sentiero consultando una vecchia guida pubblicata dalla Comunità Montana che ho rinvenuto tra il libri della mia vecchia camera da letto, quella in cui dormivo fino a pochi anni fa. La bella Cascina Pernice è ben visibile sulla sella erbosa al di sopra dell’abitato di Villa e può essere raggiunta senza particolare sforzo grazie ad un sentiero ben tenuto dal CAI e abbastanza frequentato.

Si parte raggiungendo l’antica chiesetta di San Rocco, a pochi passi dall’abitato di Villa. Il sentiero è marcato con il numero 302 e sale subito molto rapidamente raggiungendo dapprima l’omonima cascina e poi alcune case saltuariamente abitate da alcune famiglie come la nota “Stalla Capponi”. Quest’ultima è oggetto anche di un annuale escursione organizzata dalla locale parrocchia. Salire è un piacere, l’ambiente circostante mi rilassa ed inizio a sentire sempre meno il rumore del traffico, la luce del mattino che filtra tra gli alberi dona un aspetto quasi magico al bosco.

Raggiungo Campo Lupo, un ampio dosso da cui è possibile congiungersi con il sentiero 303 che sale da Cogozzo e deviare verso il 301 che conduce il località Magnoli. Giungo in località “Bus del Torcol” e proseguo a destra affrontando l’ultimo tratto di salita fino a raggiungere l’ampia sella di Cascina Pernice. Il panorama è davvero ampio e mi consente di ammirare sia la Valle Trompia che una parte della vicina Franciacorta, purtroppo la folta vegetazione riduce notevolmente l’angolo di visuale. Decido di salire fino al vicino Monte Campanile utilizzando la mulattiera che sale a sinistra, giusto per approfittare del tempo a disposizione.

Dopo una breve pausa decido di intraprendere il percorso che mi porterà alla Sella dell’Oca per poi scendere nuovamente al punto di partenza. Il sentiero da seguire è il ben noto 3V caratterizzato dalla bollatura bianco-azzurra. Tale percorso attraversa praticamente ogni località di montagna delle valli bresciane, imparerò ben presto a conoscerlo e a percorrerlo in lungo e in largo durante le mie escursioni. Dalla cascina scendo lungo una carrareccia e mi immetto sulla comoda strada che credo salga da Brione, informazione non fondamentale ai fini dell’escursione che verificherò appena possibile.

Proseguo sul 3V attraversando qualche roccolo di caccia lungo un saliscendi tra prato e bosco inaspettatamente faticoso. Ogni volta che perdo quota penso già che dovrò recuperarla poco dopo, il caldo si sta facendo decisamente sentire e le gambe sono stanche. Mi basta però bere adeguatamente e fare il pieno di carboidrati con uno snack per ripartire con nuovo vigore. Raggiungo il Monte Magnoli e scendo lungo il versante che porta a Gussago fino a giungere in località Sella dell’Oca, luogo simbolo della Resistenza poiché qui vennero uccisi due partigiani bresciani.

Il sentiero 301 mi consente di rientrare a Villa Carcina in pieno relax ed è proprio quello che mi serve. Conoscendo bene il percorso e dovendo camminare, salvo il primo tratto, su una comoda carrareccia posso ridurre il livello di attenzione e lasciare la mente libera di percepire ogni segnale proveniente dalla natura. E’ proprio in queste condizioni che riesco a notare un fiore particolare, uno scoiattolo che si sposta tra gli alberi, il caratteristico canto di un volatile o qualsiasi altro tipo di stimolo che in altre condizioni si perderebbe nel vuoto.

Raggiungo il punto di partenza dopo poco più di quattro ore, l’escursionista con più tempo a disposizione potrebbe approfittare delle caratteristiche del percorso anche per sostare comodamente e consumare un pranzo al sacco.

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

Di fronte alla cascina è presente questa caratteristica Croce in legno ed un altare in pietra

Di fronte alla cascina è presente questa caratteristica Croce in legno ed un altare in pietra

Le indicazioni sono molto chiare ed anche la bollatura dei sentieri è sempre evidente e facile da seguire

Le indicazioni sono molto chiare ed anche la bollatura dei sentieri è sempre evidente e facile da seguire

Lungo tutta la dorsale erbosa sono presenti cascine e roccolo di caccia

Lungo tutta la dorsale erbosa sono presenti cascine e roccolo di caccia

Lungo il percorso che mi condurrà al Monte Magnoli non mancano punti in cui fermarsi per osservare il panorama

Lungo il percorso che mi condurrà al Monte Magnoli non mancano punti in cui fermarsi per osservare il panorama

Il sentiero è sempre appagante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico

Il sentiero è sempre appagante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico



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