Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Monte Palo e Corna di Savallo da Comero di Casto

Monte Palo e Corna di Savallo da Comero di Casto

La classica passeggiata domenicale sulle montagne di casa, oggi con partenza dal versante Valsabbino alla scoperta di un nuovo bellissimo sentiero.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Corna di Savallo (1436 m), Monte Palo (1461 m)
Dislivello salita: 844 m
Lunghezza percorso: 10.15 Km

Descrizione dell’escursione

Se avete già letto le relazioni delle mie precedenti escursioni presenti su questo sito avrete sicuramente incontrato più volte i nomi di queste montagne. Il Monte Palo e la Corna di Savallo sono infatti due vette sulle quali mi piace tornare spesso, sia per la vicinanza con Lodrino, paese in cui sono cresciuto e dove vive la mia famiglia, che per lo straordinario panorama che consentono di osservare dalle rispettive sommità.

Tappa obbligata dell’escursione è il Rifugio Nasego situato proprio a ridosso della sella che separa le due vette a ben 1270 m di quota. Questa bella e accogliente struttura è il simbolo tangibile dell’amore che lega gli abitanti di questo territorio alla montagna. Ho potuto constatare di persona l’eccellente manutenzione dei sentieri, la presenza di pannelli informativi molto dettagliati, la bollatura sempre evidente e i numerosi paletti con frecce di direzione. Tutto questo lavoro consente davvero a chiunque di trascorrere una bella giornata nella natura senza dover possedere particolari conoscenze tecniche o capacità di orientamento.

Per mantenere fede ai miei buoni propositi di percorrere vie nuove decido di partire da Comero, frazione di Casto raggiungibile rapidamente dalla Valle Trompia. Lascio l’automobile nel parcheggio al centro del paese situato poco dopo la grande fontana con tettoia in legno. Sarebbe possibile salire ulteriormente e ridurre il dislivello complessivo ma personalmente preferisco camminare. Mi incammino quindi lungo la ripida strada cementata che sale al centro del paese, supero le ultime case ed entro nel bosco percorrendo un paio di tornanti in successione.

Le indicazioni per Nasego sono sempre evidenti e non lasciano spazio a dubbi, potrei anche accorciare la salita seguendo le indicazioni del percorso “Trofeo Nasego” ma preferisco rimanere sulla via normale, dopotutto ho nelle gambe la lunga salita al Muffetto che ho affrontato ieri e prima o poi la stanchezza si farà sentire. Lungo il percorso supero un cancello che chiudo alle mie spalle come indicato, incontro un paio di bellissimi cavalli e dopo circa un chilometro e mezzo raggiungo un grande piazzale con delle tettoie in metallo. Credo che l’area comprenda un vero e proprio maneggio ma non so di preciso a chi appartenga, sicuramente cercherò di reperire ulteriori informazioni in seguito parlando con gli abitanti del posto.

Il piazzale è il vero punto di partenza dei percorsi che raggiungono il rifugio. Escludendo la via ferrata i sentieri percorribili sono due, il verde che è quello storico e il rosso che rappresenta una comoda variante. Decido di utilizzare il primo per la salita e mi incammino tenendo la destra e seguendo l’ampia ed evidente traccia che sale nella vegetazione proponendo subito un paio di tornanti. La pendenza non risulta mai particolarmente impegnativa, salgo leggero e mi godo la fresca brezza del mattino e la compagnia del silenzio che caratterizza queste prime ore della giornata. Raggiungo rapidamente il rifugio che purtroppo è ancora chiuso: non sono nemmeno le otto, se avessi dormito di più ora potrei gustarmi una buona tazza di caffè caldo!

Lascio il rifugio alle mie spalle e intraprendo subito il sentiero di sinistra che conduce alla vetta del Monte Palo, meta che raggiungo dopo una ventina di minuti di cammino. Per la prima volta mi trovo qui da solo e posso quindi scattare qualche fotografia alla Croce, al panorama circostante e ai bellissimi Gigli di San Giovanni, fiori caratteristici di queste altitudini e di questo periodo dell’anno. Passano davvero pochi minuti ed ecco arrivare un escursionista locale che mi fornisce nuove informazioni su altri sentieri interessanti presenti in zona. Faccio sempre tesoro di questi incontri perché molto spesso emergono spunti interessanti per nuove avventure che non si trovano sulle guide stampate o sui siti web più conosciuti.

Riprendo quindi il cammino tornando nei pressi del rifugio e salendo sulla vicina Corna di Savallo (o Monte Nasego). Con pochi passi sono passato dalla Valle Trompia alla Valle Sabbia e posso quindi osservare una porzione differente del territorio bresciano. Mi siedo una decina di minuti ai piedi della Croce per bere un sorso d’acqua e per godermi i primi raggi di sole della giornata. Riprendo quindi il cammino seguendo stavolta il percorso contrassegnato dai cartelli di colore rosso, un sentiero davvero comodo che mi consente di tornare al punto di partenza senza grosse difficoltà.

Concludo quindi la breve escursione con molta soddisfazione e con un profondo sentimento di stima e di gratitudine verso le persone che hanno valorizzato questa porzione di territorio. I nostri paesi di montagna magari non hanno molto da offrire per appagare la nostra fame di consumi, per soddisfare quei bisogni che qualcuno ci ha convinto di avere. Se impariamo però a liberarci di tutto ciò per qualche ora possiamo davvero sentirci felici a pochi passi da casa: questo è quello che cerco di fare ogni giorno ed è l’unico consiglio sensato che sento di poterti dare.

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

La vetta del Monte Palo è facilmente raggiungibile dal Rifugio Nasego in una ventina di minuti

La vetta del Monte Palo è facilmente raggiungibile dal Rifugio Nasego in una ventina di minuti

Ecco la grande Croce di Vetta posizionata qui dell'AVIS di Lodrino

Ecco la grande Croce di Vetta posizionata qui dell'AVIS di Lodrino

Lo splendido panorama alla mia destra spazia dalla vicina Corna di Caspai al Monte Guglielmo

Lo splendido panorama alla mia destra spazia dalla vicina Corna di Caspai al Monte Guglielmo

Dalla Corna di Savallo posso invece osservare le montagne della Valle Sabbia

Dalla Corna di Savallo posso invece osservare le montagne della Valle Sabbia

Lungo la discesa il paesaggio offre numerose occasioni per ammirare le vette circostanti

Lungo la discesa il paesaggio offre numerose occasioni per ammirare le vette circostanti



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