Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Foppa del Mercato e Monte Crestoso, anello da Graticelle

Foppa del Mercato e Monte Crestoso, anello da Graticelle

Una lunga camminata attraverso i pascoli dell’alta Valle Trompia per accarezzarne le morbide creste.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Foppa del Mercato (1924 m), Monte Stabil Fiorito (1997 m), Monte Crestoso (2208 m)
Dislivello salita: 1652 m
Lunghezza percorso: 26.08 Km

Descrizione dell’escursione

Prosegue il mio personale filone esplorativo della mia bella Valle Trompia, un territorio al quale credo possa essere tranquillamente apposta l’etichetta di “paradiso escursionistico”. Le montagne che la racchiudono sono percorse da decine di sentieri ben documentati e manutenuti dalle sezioni CAI locali ed è davvero impossibile perdersi. Ne ho percorsi una buona percentuale negli ultimi tempi ma c’è una zona che non ho ancora completamente esplorato: Bovegno e la sua località Graticelle. Per questo sabato che si preannuncia torrido nelle temperature decido pertanto di combinare i due sentieri più lunghi che partono da questa ridente località unendoli con un tratto in cresta del mitico sentiero 3V.

I sentieri che andrò a percorrere sono il numero 340 che da Graticelle conduce alla Foppa del Mercato, valico montano che un tempo consentiva lo scambio di merci con la vicina Valle Camonica, e il numero 341 che conduce invece al Passo Sette Crocette. Tra i due passi appena citati esiste un sottile filo conduttore che è appunto il sentiero 3V che, tramite la sua variante alta, percorre la comoda sommità del Monte Crestoso. Una vetta quest’ultima che ho già visitato in varie occasioni ma sempre con partenza dal vicino Pian delle Baste: pochi chilometri, poco dislivello e quindi poca soddisfazione complessiva. E’ giunto per me il momento di “onorare” anche questa bella montagna raggiungendone la Croce dopo una lunga e faticosa scarpinata.

Decido di non calcolare in modo preciso distanze e dislivelli, voglio semplicemente camminare e godermi il lungo viaggio. Raggiungo la località di partenza con le prime luci dell’alba e alle sei sto già muovendo i primi passi allontanandomi dall’autovettura che ho lasciato poco prima del ponte di Graticelle. Trovo subito le indicazioni per il mio sentiero, il tempo indicativo per raggiungere la Foppa del Mercato è di 4 ore e guardando l’altimetro dovrò salire di circa 1200 m. La prima parte del percorso, indicativamente un chilometro, si volge su strada prima asfaltata e poi cementata conosciuta come rata di Sant’Antonio. Il clima è già molto caldo e non soffia un filo d’aria, meglio pertanto guadagnare quota visto che la temperatura è destinata ad aumentare molto velocemente con l’arrivo dei primi raggi di sole.

Raggiungo il primo bivio dove è presente una piccola Cappella Votiva e proseguo a destra lungo una comoda mulattiera. Procedo di buon passo lungo un percorso che non presenta difficoltà di tipo tecnico attraversando tratti di bosco e pascoli. Soltanto un paio di volte mi sorge il dubbio di aver imboccato la deviazione errata, forse qualche indicazione in più in questo primo tratto potrebbe essere utile. La presenza di numerosi insetti che chiaramente se la prendono con il primo essere umano che transita rompe l’armonia dei passi che avevo faticosamente trovato dopo una notte quasi insonne. Supero il limite del bosco e vengo illuminato dalla calda luce del sole che sbuca improvvisamente davanti ai miei occhi, proprio di fianco alla Corna Blacca: una presenza gradita, rassicurante, quasi una carezza sul viso.

Supero la Malga delle Corti di Campomolle (1342 m) e proseguo spedito fino alla Malga di Sarle Superiore (1500 m) dove è presente una fontana che sfrutterò per abbeverarmi durante la discesa. Qui è collocato il bivio che separa i due sentieri scelti per l’escursione: procedo a sinistra rimanendo sul numero 340, secondo le indicazioni mancano poco meno di due ore alla Foppa del Mercato e poco meno di 500 m di dislivello positivo. Il sentiero diviene qui più stretto e meno marcato, complice anche la presenza del manto erboso che ne copre la traccia. Ci si addentra in una vallata più umida e selvaggia, il cui colore predominante è il verde nella sua tonalità più intensa. E’ bello osservare come la diversa esposizione di un versante e la presenza di un ruscello possa cambiarne completamente lo scenario ambientale proponendo una vegetazione completamente differente.

Superato il torrente raggiungo la Malga Cigoletto dove decido di fare una breve pausa: ho già percorso 9 Km e sono in cammino da un paio di ore, meglio bere un sorso d’acqua e recuperare le energie per le prossime fatiche. Dopo aver salutato i padroni di casa, una coppia di asinelli, mi rimetto in cammino seguendo il sentiero che percorre fedelmente il crinale guadagnando finalmente quota. Il caldo inizia a farsi sentire e decido pertanto di camminare con un ritmo più lento e costante risparmiando così preziose energie. Una volta raggiunta la Malga Stabil Solato capisco di essere finalmente vicino alla prima tappa del percorso. Procedo quindi con allegria e spirito positivo percorrendo l’ultimo tratto di salita. Dopo un tratto di sentiero poco evidente a causa dell’erba alta e una successiva sequenza di tornanti eccomi finalmente alla Foppa del Mercato a quota 1924 m: da Graticelle sono ben 12 Km e quasi 3 ore di cammino (con buon passo).

Non posso fare a meno di notare subito il tempo di percorrenza per raggiungere, lungo le creste, il Passo Sette Crocette: 1 ora e 45 minuti, pensavo molto meno. Decido di prendermi una decina di minuti per qualche scatto fotografico in quanto il paesaggio è magnifico su entrambi i versanti. Da un lato posso osservare la Valle Camonica, il gruppo dell’Adamello e le vicine Orobie, dall’altro riesco a intravedere il Lago di Garda. Dopo una merenda leggera sono pronto a rimettermi in cammino lungo il sentiero 3V di cui percorrerò un breve tratto per me inesplorato: mi rendo effettivamente conto che dopo questa escursione mi mancheranno soltanto un paio di brevi spezzoni e l’avrò calpestato interamente, una bella soddisfazione. Mi rimetto quindi in viaggio risalendo il ripido crinale senza percorso obbligato e raggiungendo la sommità del Monte Stabil Fiorito (1997 m).

Complice un cielo completamente limpido il percorso, che si sviluppa totalmente in cresta, offre uno splendido panorama con la vista che può spaziare liberamente in ogni direzione. Inutile correre, meglio rallentare e godere di ogni singolo istante facendo attenzione alle piccole cose. La bellezza di un fiore, la sinuosità di un torrente o la particolare forma di un masso. Aspetti della natura ai quali difficilmente facciamo caso ma che possono distrarci dai nostri pensieri, dalle preoccupazioni, dalle paure. La vetta del Crestoso è ancora molto lontana e raggiungerla richiederà ancora fatica e sudore vista anche la temperatura ambientale, ormai prossima ai 30 gradi. Dopo una mattinata in completa solitudine incontro tre escursionisti che stanno percorrendo il sentiero nella direzione opposta: sono partiti dal vicino Pian delle Baste e stanno già pensando al pranzo, beati loro!

Dopo 15 Km raggiungo il Monte Crestoso e la sua piccola Croce in metallo incastonata su un ammasso di rocce. Tutto sommato la stanchezza non è eccessiva, ho però bisogno di bere abbondantemente perché durante la salita non l’ho fatto in modo sufficiente. E’ stata una lunga ascesa con ben 1700 m di dislivello positivo e posso sicuramente ritenermi soddisfatto: ho onorato questa cima raggiungendola con la giusta quantità di fatica e sudore. Mi rimetto in cammino e decido di raggiungere subito il Passo Sette Crocette per cercare una zona in ombra e riposare per almeno mezz’ora, purtroppo senza però individuarla. Il sole ormai è alto e tutta l’area illuminata, meglio quindi iniziare subito la discesa nella speranza di ritrovare presto il passo e un minimo di fresco nel tratto finale che attraversa il bosco.

Al passo le indicazioni per Graticelle, sentiero numero 341, espongono un tempo di percorrenza di 2 ore e 45 minuti. Dopo aver fornito indicazioni a un piccolo gruppo che desiderava raggiungere il Bivacco Grazzini mi incammino seguendo la buona bollatura che mi conduce lungo un sentiero pianeggiante. Raggiungo il Dosso della Croce, un suggestivo passaggio tra due massi rocciosi (con piccola Croce in metallo), dove inizia la discesa vera e propria verso valle. Il percorso è sempre evidente ma comunque intuibile svolgendosi su pascolo erboso: a valle è visibile la Malga Sarle Superiore, punto in cui il sentiero si ricongiunge a quello utilizzato all’andata chiudendo l’anello. Presto particolare attenzione a non scivolare sull’erba e tengo gli occhi ben aperti per evitare di calpestare vipere o altri serpenti, eventualità non così remota quando si cammina sull’erba. Perdo quota rapidamente e senza particolare fatica, allietato anche dalla simpatica presenza di mucche e cavalli.

Raggiunta la mulattiera e mi reco subito alla grande fontana già evidenziata nella descrizione della salita. Ricarico la borraccia con acqua fresca e d’istinto vorrei anche togliere le scarpe per rinfrescare piedi e gambe. Purtroppo però sul posto arrivano un gruppo di ciclisti e devo quindi rinunciare, mi rimetto lo zaino e riparto per gli ultimi chilometri di discesa. Dopo un’ulteriore abbonante ora di cammino raggiungo Graticelle concludendo questa lunga escursione durata circa 6 ore per un totale di 26 Km percorsi, niente male per una caldissima giornata d’estate. Sono molto soddisfatto e appagato in quanto ho scoperto due nuovi sentieri e un tratto per me inesplorato del 3V. In conclusione l’escursione descritta non presenta difficoltà tecniche ma è molto lunga e presenta un notevole dislivello, è pertanto richiesta una buona condizione fisica per il suo completo svolgimento.

Un percorso alternativo, che effettuerò e descriverò prossimamente, potrebbe svilupparsi in direzione opposta sempre partendo dalla Foppa del Mercato. Seguendo il 3V è infatti possibile superare una serie di cime in sequenza (tra cui i leggendari Corni del Diavolo) e raggiungere il Monte Muffetto. Da li poi è possibile rientrare a Graticelle attraverso il sentiero numero 338 oppure allungare ulteriormente l’escursione raggiungendo ll Dosso Rotondo e scendendo verso il rifugio Prati Magri di Bovegno.

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

Fin dalle prime ore del mattino sono accompagnato da un bellissimo sole, oggi il cielo è limpidissimo

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Superata la Malga Sarle Superiore il sentiero si addentra in questa umida vallata, davvero suggestiva

Superata la Malga Sarle Superiore il sentiero si addentra in questa umida vallata, davvero suggestiva

Dalla Foppa del Mercato posso osservare i morbidi pascoli sottostanti e la mia Corna Blacca in lontananza

Dalla Foppa del Mercato posso osservare i morbidi pascoli sottostanti e la mia Corna Blacca in lontananza

Eccomi sul sentiero 3V che mi condurrà comodamente alla vetta del Monte Crestoso

Eccomi sul sentiero 3V che mi condurrà comodamente alla vetta del Monte Crestoso

Raggiungo il leggendario Passo Sette Crocette per poi proseguire concludendo l'itinerario ad anello

Raggiungo il leggendario Passo Sette Crocette per poi proseguire concludendo l'itinerario ad anello



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