Davide Bonusi
Davide Bonusi
Amo la natura e la vita all'aria aperta. Quando posso vado in montagna, seguo un sentiero e cammino fino a quando sono stanco. Qualche volta mi perdo, molto spesso mi ritrovo.

Corna di Caino dal Colle di Sant'Eusebio

Corna di Caino dal Colle di Sant'Eusebio

Una breve ma appagante escursione domenicale sui monti che dividono la Valle Trompia dalla Valle Sabbia alla conquista di una nuova vetta.

Difficoltà escursionistica: T2
Vette raggiunte: Monte Ucia (1168 m), Corna di Caino (1168 m)
Dislivello salita: 672 m
Lunghezza percorso: 8.3 Km

Descrizione dell’escursione

E’ pieno inverno ma quest’anno il clima è particolarmente mite, sembra una domenica di primavera. Da qualche settimana ho in mente di raggiungere la Corna di Caino, picco montuoso che osservo molto spesso mentre scendo verso Brescia dalla Valle Trompia o mentre percorro la tangenziale ovest: la sua conformazione la rende inconfondibile, devo salirci. Decido quindi di partire presto per raggiungere il Colle di Sant’Eusebio che dovrebbe consentirmi di raggiungere la mia meta nel poco tempo che ho a disposizione.

Lascio l’automobile nel piccolo parcheggio a fianco della strada ed individuo le indicazioni per il sentiero 391. Risalgo una strada cementata e proseguo lungo un bel sentiero, sabbioso ma sempre sicuro e facile da individuare. La pendenza è sempre modesta e riesco a tenere un buon ritmo, incontro un bivio dove proseguo a sinistra e giungo ben presto alla Bocca dello Zuf che divide la Valle di Caino da Serle.

Qui sbaglio inizialmente percorso credendo di dover seguire l’ampia strada sterrata: torno quindi alla Bocca e seguo la traccia corretta che attraversa un grande roccolo di caccia. Da qui si susseguono una serie di sali-scendi nel bosco che mi portano da un versante all’altro fino a raggiungere il culmine del Monte Ucia. Proseguo facendo attenzione alle indicazioni ma la fitta vegetazione non mi consente di vedere la Corna, forse ho già superato il bivio per salirci.

Fortunatamente incontro alcuni escursionisti che stanno scendendo ai quali chiedi indicazioni, torno quindi indietro di qualche metro ed imbocco l’ultimo tratto del sentiero. Supero senza grosse difficoltà uno stretto intaglio tra due rocce (attenzione all’esposizione da entrambi i lati) e risalgo una lastra di roccia aiutato da alcune corde metalliche fino a giungere sulla sommità. Qui fa bella mostra una Madonnina posizionata all’interno di una scultura in legno ed un piccolo altare. Approfitto della presenza di altri escursionisti per farmi scattare una fotografia e per scambiare un paio di battute sulla bella giornata.

E’ il momento di scendere, oggi mi attende un pranzo in famiglia e non voglio fare tardi. Decido di percorrere lo stesso tragitto dell’andata in modo tale da avere la certezza assoluta del tempo di percorrenza. Durante la discesa incontro altri escursionisti, evidentemente si tratta di una zona molto frequentata e questo è sempre un buon segnale per le nostre Valli: alle persone piace vivere all’aria aperta ed i nostri boschi sono una risorsa davvero importante che dobbiamo valorizzare e proteggere.

Mappa del percorso

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Galleria fotografica

Raggiunta la Corna ci attende un bello strapiombo alla nostra destra, meglio prestare attenzione

Raggiunta la Corna ci attende un bello strapiombo alla nostra destra, meglio prestare attenzione

In vetta trovo un paio di simpatici escursionisti che mi staccano una bella foto ricordo

In vetta trovo un paio di simpatici escursionisti che mi staccano una bella foto ricordo

Il sentiero di salita percorre la sommità del Monte Ucia identificata da questa targa metallica

Il sentiero di salita percorre la sommità del Monte Ucia identificata da questa targa metallica

Sul percorso sono presenti varie postazioni di caccia, fortunatamente non è stagione

Sul percorso sono presenti varie postazioni di caccia, fortunatamente non è stagione

Eccomi alla Bocca del Zuf, raggiungibile anche da Serle e dal Colle di San Vito

Eccomi alla Bocca del Zuf, raggiungibile anche da Serle e dal Colle di San Vito



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