Santuario di Sant'Onofrio da Concesio
Escursione attraverso i boschi di Concesio che consente di raggiungere il Santuario di Sant'Onofrio e di godere di una splendida vista sulla Valle Trompia.
Difficoltà escursionistica: T2Vette raggiunte: Monte Spina (958 m)
Dislivello salita: 860 m
Lunghezza percorso: 15.19 Km
Descrizione dell’escursione
Deciso a proseguire la mia attività di esplorazione delle montagne della mia Valle Trompia mi preparo ad affrontare la salita al Santuario di Sant’Onofrio, una bella chiesetta ben posizionata proprio sulla sommità delle montagne che separano il territorio di Concesio e Bovezzo da quello di Lumezzane. Non trovo molte informazioni in rete su questi sentieri ma consultando le mappe individuo svariati percorsi che risalgono il versante triumplino e che consentono teoricamente di arrivarci.
Disegno un percorso ad anello che prevede di salire da Concesio per poi scendere a Cortine di Nave. Lascio l’automobile nei pressi di Via Roncaglie e seguo il sentiero che costeggia il torrente proseguendo poi nel centro abitato lungo la strada asfaltata che raggiunge un Agriturismo ed un ampia area attrezzata con dei giochi per bambini. Proseguo a destra seguendo le indicazioni per il sentiero che ho scelto, il CAI 419 ed entro nel bosco. Mi trovo su una fangosa mulattiera piuttosto facile da seguire, supero delle recinzioni credo utilizzate per l’allevamento di capre ed ignoro le stradine che si presentano sulla sinistra.
Esse consentono di raggiungere vari roccoli sparsi per il versante e di congiungersi con il sentiero 378. Cerco di prestare la massima attenzione alla bollatura ma la fittissima vegetazione rende il tutto molto complicato. Il bosco è praticamente buio ed è evidente che questo sentiero viene utilizzato raramente, le piogge inoltre hanno esoro gran parte del tracciato che risulta molto stretto ed a volte esposto su brutte scarpate. Dopo qualche tornante raggiungo il Dosso Cornasello dove incrocio il sentiero 378, giunto ad un roccolo di caccia commetto l’errore di seguire quest’ultimo invece di deviare a destra.
Capisco poco dopo che la direzione è sbagliata, sto praticamente portandomi sul versante di sinistra e mi basta consultare la mappa per averne conferma, torno al roccolo ed individuo la debole traccia che scende dal lato opposto. Qui inizia il tratto di vegetazione più fitta ed umida ma se non altro il sentiero è pianeggiante e devo solo prestare attenzione a non scivolare. Eccomi finalmente alla grande pozza di Cascina Grassi “de le Cole”, ora il sentiero torna ad essere ben manutenuto e piacevole da percorrere. Seguendo la bollatura bianco-rossa seguo il percorso che sale ripido nel bosco fino a giungere sulla strada dell’ossigenodotto.
Questa infrastruttura è una presenza costante nelle nostre montagne ed ammetto che spesso è confortante individuare i suoi paletti rossi, se non altro li è presente un sentiero o una strada percorribile. Proseguo lungo la comoda strada fino a Cascina Cesare ed affronto il ripido tratto finale che mi conduce prima ad una cascina e poi al bel Santuario di Sant’Onofrio. Il vasto prato che lo circonda mi consente di girovagare e di osservare il panorama circostante: di fronte ecco la Valle Trompia e la sua infinita distesa di abitazioni ed industrie, poco più a destra ecco una serie di modeste cime che conducono alla vetta del Monte Palosso.
Osservando in lontananza posso scorgere anche il Lago di Garda, questa davvero non me l’aspettavo! Purtroppo la chiesetta è chiusa e non posso visitarla, mi godo quindi una decina di minuti di completo relax e poi pianifico con attenzione il percorso di discesa. L’intricata e contorta salita mi ha messo un po di agitazione e spero che al ritorno orientarsi sarà più semplice. Scelgo il sentiero 334 in direzione di Bovezzo ed esso si dimostra subito la scelta giusta in quanto mi consente di riposare le gambe vista la sua scarsa pendenza. Raggiungo un piccolo e ben tenuto rifugio e proseguo seguendo la traccia che esce dal bosco ed inizia a scendere lungo il prato.
Raggiungo una piccola Croce in metallo ed inizio ad individuare l’abitato di Cortine, seguo il sentiero che scende comodamente nel bosco per poi condurmi su una strada asfaltata in località Cortine di Nave. Ora si tratta seguire le vie che attraversano la frazione e la vicina Bovezzo per tornare al punto di partenza, forse avrei potuto scegliere un rientro meno noioso imboccando il 331 prima di Cortine ma non sono riuscito a trovare indicazioni. Nel complesso un escursione piuttosto semplice e meritevole di essere ripercorsa, peccato solo per una bollatura spesso poco evidente che potrebbe confondere chi non è della zona.
Mappa del percorso
Galleria fotografica